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Mario, chi non conosce Mario? Il paffuto idraulico salterellante è uno dei massimi esponenti del videogame, un’icona del passato e la più famosa mascotte di Nintendo. Protagonista di oltre 30 anni di videogames, Mario non smette mai di piacere e sorprendere, tanto che puntualmente i titoli in cui compare sono spesso di successo. Però ciò che spesso molti non sanno è come tutto iniziò, dove nacque Mario e come fece a divenire famoso e farsi affibbiare quel “Super” che oggi lo contraddistingue. Molte volte capita che, quando si va ad investigare sul capostipite di una certa serie, si fanno scoperte davvero inaspettate: sì perché, Mario Bros., è tutt’altro genere rispetto ai grandi capolavori che hanno fatto guadagnare fama mondiale al brand! Non che sia un male, anzi, però sicuramente non è quel gioco che tutti credono…

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Quello che non ti aspetti…
Mario Bros. (letteralmente, i “Fratelli Mario”) uscì nel lontano 1983, ideato da un allora semisconosciuto Miyamoto, e nacque come uno spin-off di Donkey Kong! A pensarlo oggi sembra un paradosso, ma ai tempi fu così: il celebre gorilla Nintendo fece comparsa nei cabinati due anni prima di Mario Bors., ma protagonista del titolo vi era un inedito Mario in qualità di carpentiere.
Miyamoto decise di riutilizzare il personaggio di Mario, consacrandolo come idraulico, in un’avventura tutta per sé a fianco del fratello Luigi: ne uscì Mario Bros. Da qui poi prese lo spunto per ideare Super Mario Bros., titolo famosissimo che oggi tutti conosciamo, ma è davvero sorprendente farsi un tuffo nel passato e vedere com’è nata una delle serie in assoluto più famose dei giochi di ieri e di oggi.

Disinfestare gli scantinati non è mai stato così divertente.

Disinfestare gli scantinati non è mai stato così divertente.

L’idraulico non è mestiere per tutti
Impersonando l’idraulico Mario, il nostro obiettivo sarà liberare lo scantinato infestato da diversi animali; per fare ciò, dovremo stordirli e calciarli via. Il titolo si presenta come un classico platform arcade 2D dei tempi e ne ricalca tutte le peculiarità: schermo toroidale, azione che si svolge su diversi piani verticali, livelli praticamente infiniti ed un ottima distribuzione della difficoltà.
Potremo far correre e saltare il nostro personaggio, colpendo con la testa i vari piani a noi soprastanti creeremo una piccola onda d’urto che stordirà l’animale presente nei paraggi e ci consentirà di calciarlo fuori dall’area di gioco. I livelli mantengono sempre la stessa forma, variando semplicemente le tonalità cromatiche, mentre a cambiare saranno man mano i nemici: sempre più veloci ed ardui da colpire, verranno man mano affiancati anche da mostri che complicheranno il nostro “lavoro”. Il gioco è potenzialmente infinito, i livelli e le combinazioni di mostri variano fino al venticinquesimo, da qui iniziano a ripetersi secondo criteri casuali; la vera sfida sta quindi, come per un vero arcade che si rispetti, nel totalizzare più punti possibile prima di perdere tutte le vite.
Malgrado la modalità singola offra di per sé una buona dosa d’intrattenimento, non vi è paragone però rispetto al divertimento offerto dal multiplayer: infatti, la modalità cooperativa a due giocatori è la miglior via per poter apprezzare il titolo.

Multigiocatore, la vera essenza di Mario Bros.

Multigiocatore, la vera essenza di Mario Bros.

Un successo mai morto
Mario Bros. fu il capostipite ufficiale della serie, pertanto vanta di numerosi porting ed omaggi in svariati titoli dell’immenso franchise Super Mario. Un grave sgarro fece Nintendo nei nostri confronti: il gioco non arrivò mai nei cabinati europei; ciò comportò un “boom in ritardo” dell’idraulico nel nostro territorio, ma di certo non frenò il divagarsi della Mario-mania anche da noi. Malgrado ciò, soprattutto in territorio nipponico, il successo del titolo fu marcato e Nintendo ne ripropose presto una versione anche in cartuccia per Famicom. Successivamente, fu fatto un port del titolo anche su Commodore 64 che decretò il successo globale dell’idraulico italiano.
Mario Bros. apparve poi come minigame di quel capolavoro che fu Super Mario Bros. 3, mentre approdò in seguito come remake nei vari titoli della collana Super Mario Advance e Mario & Luigi Superstar. Le principali innovazioni presenti in tali remake furono, oltre ad una grafica rivista, i controlli rivisti e migliorati ed accanto alla possibilità di correre venne introdotta quella di camminare.
Infine, il successo del titolo è consacrato dalla sua apparizione sulla Virtual Console Nintendo che dà la possibilità a tutti coloro che ancora non l’hanno giocato di scaricarselo sulle console Nintendo odierne.

Storiche recensioni del porting su Atari 2600.

Storiche recensioni del porting su Atari 2600.

Well done, Mario!
E’ proprio vero che i grandi titoli non smettono mai d’essere giocati: ai tempi Mario Bros. fu uno dei platoform arcade 2D più popolari in terra nipponica, senza contare che grazie a questo gioco si è poi sviluppato il grande brand che oggi Mario è diventato. Il concept è alquanto semplice, ma una buona calibrazione della difficoltà ed una cooperativa 2 giocatori divertentissima lo rendono tutt’oggi un arcade amabilissimo. Se non ci avete mai giocato e siete degli appassionati di Mario e Nintendo, il nostro consiglio è di fiondarvi sulla Virtual Console e di iniziare a spenderci le giornate in compagnia!

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