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Bravely-Default

Ormai manca meno di un mese all’uscita in territorio europeo di Bravely Default:Flying Fairy, uno degli ultimi prodotti Square-Enix per 3DS, nato inizialmente come “sequel spirituale” di quel (relativamente) poco apprezzato Final Fantasy: The Four Heroes of Light (FF Gaiden)e, finalmente, dopo l’ultimo Nintendo Direct di 3 giorni fa è stata rilasciata una demo del gioco, che ha permesso a chi vi scrive di farsi un’idea del gameplay generale del titolo, così da capire da quali FF (perché in fondo, siamo sinceri: questo titolo è palesemente un FF Old School, checchésenedica del titolo) il gioco vada ad attingere.

Partiamo dalle basi del gameplay: Bravely Default è un jRPG di stampo classico, con combattimenti a turni casuali ed un Job System. Ci si fa tutto quello che si fa in un gioco del genere. Si esplorano città, si esplora la World Map e si esplorano dungeon per proseguire nella trama (almeno nel gioco completo). Tutto funziona in maniera perfetta, sembra quasi di essere tornati all’epoca in cui Square-Enix era semplicemente Squaresoft, un periodo in cui i giochi, nella loro semplicità del gameplay, funzionavano senza problemi di sorta. Il Job System attinge a piene mani da quello di FFV, offrendo la possibilità di combinare i vari Job con delle sub-abiltà attive o passive, permettendo quindi al giocatore di creare combinazioni che meglio si adattano al suo stile di gioco nella formazione del party. Tuttavia, il gameplay attinge anche dai videogiochi moderni, offrendo la possibilità di modificare a piacimento valori come la difficoltà del gioco, la frequenza degli incontri, cosa ricevere a fine battaglia (GP, Exp e Job Points) ed altri parametri. Tutto questo fa in modo che il gioco possa essere apprezzato da chiunque: possono giocarci i neofiti del genere, così come i giocatori più incalliti. Ci sono poi i soliti perni del genere: città da esplorare con NPC da ascoltare, negozi in cui acquistare magie, equipaggiamenti ed oggetti curativi e dungeon da esplorare con tesori, trappole di vario tipo e boss da affrontare. Semplicità è la parola chiave, perché a volte “Less is more”. Resta da vedere come il tutto è trasposto nel gioco completo, ma considerando le solide basi della demo, è lecito aspettarsi un titolo divertente e più che soddisfacente.

Una particolarità della demo è la possibilità di “trasferire” il suo salvataggio nel gioco completo, attività che permetterà di sbloccare alcuni piccoli extra (qualche oggetto ed equipaggiamento da early game, nulla di particolarmente importante, nonché i progressi fatti nella ricostruzione del Villaggio di Norende).

Graficamente il gioco ricorda molto Final Fantasy III per Nintendo DS, con le dovute differenze dovute all’hardware più potente, ma c’è un particolare da non sottovalutare. Mentre nel primo le città ed i villaggi erano completamente in 3D, in Bravely Default ci ritroveremo davanti a delle città sviluppate con dei gradevolissimi fondali prerenderizzati, ma poste su più “piani”, così da dare un senso alle capacità stereoscopiche della console. La demo presenta alcuni lievi problemi di ghosting e sovrapposizione delle immagini in alcuni frangenti, ma solamente nel caso si attivi il 3D al massimo.

A livello sonoro il gioco sembra promettere bene, con dei toni che richiamano molto FF Gaiden. Non è stato possibile “assaggiare” la qualità nel doppiaggio nella demo, per cui dovremo aspettare l’uscita del titolo per giudicarne la qualità. A tal proposito, il gioco offrirà il Dual-Audio Inglese-Giapponese, mentre i testi a schermo saranno presenti in Multi-6.

La demo non ci permette di esaminare altri aspetti del titolo, ma rimane comunque bella corposa, quasi una sorta di (Mini)Gioco a parte con cui ingannare l’attesa. Non rimane che aspettare il 6 dicembre per l’acquisto e la possibilità di tuffarci a pesce in quello che si prospetta essere un titolo di ottima fattura ed un’aggiunta più che valida alla librerià del Nintendo 3DS, nonché alla libreria di qualsiasi giocatore di jRPG.