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Gli annunci:

Dopo la recensione di Persona 4: Arena, eccoci nuovamente a parlare di Atlus e Persona, in occasione dell’evento tenutosi il 24 novembre.
In seguito al successo riscosso dal terzo e dal quarto capitolo della serie, lo studio responsabile degli attuali Persona ed Atlus hanno scelto di attuare una politica di forte sfruttamento del brand di P3 e P4, che non solo ha dato vita ad Arena, ma anche a numerosi porting su console portatile e a collaborazioni che hanno portato i Persona a sbarcare nel mondo dell’animazione, dei manga, del teatro, del cinema e via dicendo. Per colpa di questa politica e con le altre serie inerenti il mondo SMT spostate su console portatili, la generazione videoludica di home console che va chiudendosi in questi giorni si è contraddistinta per l’assenza di JRPG a marchio Atlus, malgrado le forti attese soprattutto sul fronte Persona.
Tanti rumors si sono susseguiti nel corso degli ultimi tre anni, derivanti soprattutto da numerose dichiarazioni di Hashino ( Director di P3 e P4 ), che davano un Persona numerato in sviluppo.
Due mesi fa è stato aperto un sito per preannunciare l’evento del 24, aumentando così le attese e le aspettative.

Eccoci così giunti all’evento, in cui Teddie ( personaggio di Persona 4 ) ci ha presentato una serie di annunci a sorpresa:

Il primo è stato Persona Q: Shadow of the Labirinth.
Persona Q è una produzione sperimentale per Nintendo 3DS, uno spinoff di P3 e P4 nato dalla collaborazione tra il Persona Studio e il team degli Etrian Odyssey, che è una serie di dungeon crawler prodotti anch’essi da Atlus. A primo impatto si fa notare per la reinterpretazione “Chibi” del character design dei personaggi, ma anche per elementi caratteristici degli Etrian come l’esplorazione in prima persona e il party a cinque personaggi, visualizzato in battaglia con un’interfaccia piuttosto simile a quella della suddetta serie.
L’uscita giapponese è prevista per il 6 Giugno 2014.

L’annuncio successivo è relativo alla versione console di Persona 4: The Ultimax Ultra Suplex Hold, seguito di Persona 4: Arena.
Atlus ed Arc System Works non devono essere stati soddisfatti delle vendite della versione Xbox360 di Arena, surclassata in Giappone dalla versione Ps3 ma superata in maniera considerevole anche in occidente. Il seguito è diventato così esclusiva Ps3 ed uscirà quest’estate in territorio giapponese.

Il terzo annuncio svela una controversa collaborazione con Dingo Inc, sviluppatori della serie di rhythm game Project Diva. Ecco così Persona 4: Dancing all Night per PsVita, rhythm game focalizzato sui personaggi e sulle musiche dei recenti Persona. L’uscita giapponese è prevista per autunno 2014.

Per ultimo non poteva mancare l’atteso annuncio di Persona 5.
Inaspettatamente, essendo dato in sviluppo da parecchio tempo, l’annuncio si è limitato a porre il piccolo indizio che potete vedere nell’immagine sottostante, svelando l’uscita e la console: Inverno 2014, su Ps3.

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Qui si chiude l’evento, con in loop la versione piano di Never More, ending theme di Persona 4.

Quella che ora vi proponiamo è l’opinione di tre autori del blog in merito agli annunci:

 

LeveL:

Pur non potendomi definire un estimatore del nuovo corso della serie Persona, ho osservato quest’evento con curiosità, aspettandomi di vedere cosa proponesse Persona 5.
Passata l’introduzione, sono rimasto notevolmente perplesso di fronte a Persona Q, sia per l’idea di un’ulteriore spinoff fanservice che per la sua presentazione. Ritengo che il concept non si presti alle richieste di entrambe le fanbase a cui fa riferimento e quindi mi lascia parecchi dubbi dal punto di vista commerciale. L’introduzione di alcune logiche del battle system dei recenti Persona, all’interno di uno così classico come quello degli Etrian, potrebbe però anche dare risultati soddisfacenti.

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L’esclusività del secondo Arena è stata anch’essa inaspettata, utilizzando lo stesso motore mi aspettavo venisse riproposta la precedente soluzione. Probabilmente la scelta, sebbene comprensibile, tenderà a scontentare una parte dei precedenti acquirenti.
Su Dancing All Night le risate sono state invece intrattenibili.

In questi anni seguendo Atlus, ne ho viste tante di operazioni di milking del brand di P3 e P4, ma riesco ancora a stupirmi osservando fino a che punto tutto ciò possa arrivare.
Dopo tutta l’attesa ecco trenta secondi di Persona 5, senza alcun elemento concreto da valutare.

Ok, Atlus produrrà almeno un Jrpg per Ps3, ma lascia interdetti vedere come è stato liquidato quello che doveva essere il piatto forte dell’evento.

In conclusione, non posso in alcun modo ritenere positivo l’evento, sia per gli spinoff presentati che per il trattamento riservato all’annuncio di P5, il cui giudizio è inevitabilmente rimandato.

 

Zio Name:

Lo streaming relativo agli annunci “Personiani” è finito.

Sul momento, la mia reazione è stata qualcosa di vicino a:” Wow, ci stanno prendendo in giro? Countdown e tutto il resto, solo per il sequel di Arena, un Etrian Persona/Persona Odyssey e un Project Persona Diva?”

E poi… Boom: Annunciano Persona 5; o per meglio dire, ci mollano un teaser.

Non dicono nulla di che, semplicemente un teaser. Baboh, contenti loro, contenti tutti dicono.
Ma passiamo oltre e vediamo cosa ne penso dei singoli annunci.
Non ho giocato, nè mi sono mai interessato al primo Persona 4 Arena, indi l’annuncio mi lascia abbastanza indifferente. Spero solo per gli appassionati che non ci metta vent’anni ad arrivare in Europa e/o che non sia Region Locked pure questo.
Quello di Persona Q, invece, è stato ironicamente l’annuncio che mi ha “stupito” di più.

Un mix tra due dei maggiori brand Index? Praticamente è un successo assicurato, l’interesse
da parte mia è molto basso, ma ridendo e scherzando, potrebbe rivelarsi molto valido.
Passiamo all’annuncio che mi ha imbestialito di più. Uno stupido rip-off di Project Diva, con P4 appiccicato sopra. In Giappone andrà a ruba sicuramente, ma perquanto concerne l’occidente, grazie a Dio ci arriva il prodotto originale.

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Riguardo a Persona 5: Era nell’aria da ANNI, ma ci hanno lasciato a bocca asciutta.

Sono curioso di vedere se l’equazione “P5:P4=P3:P2” si riveli veritiera o meno.

Spero nella sparizione dei Social Links, o perlomeno in una maggior ottimizzazione ed integrazione nella trama degli stessi. E niente gite in montagna, mare, angurie o altro. Un setting Dark, con personaggi adulti, in perfetto stile P2.

 

Andxel:

Conclusosi l’evento Atlus, non sapevo esattamente come reagire.

Inizio col dire, che come molti altri, il mio primo approccio ai titoli rilasciati in occidente dalla software house è avvenuto proprio con Persona 4, jrpg che al tempo ho adorato.

In quegli anni, il gioco aveva ottenuto un successo indiscutibile, ma era ancora lontano dal generare porting, spin off, sequel, anime, manga, cazzi, mazzi e così via.

Il primo grande passo nell’operazione di milking, secondo me, è stato proprio l’anime di P4.

È solo ovvio, che fino a che uno specifico brand porti denaro e successo a chi lo possiede, questi non farà altro che cercare di spremerlo fino all’ultima goccia. Ma questo, a lungo andare, porta ad un declino nella qualità della serie in questione, inevitabile e celere. Con P4, ma anche con P3, è esattamente ciò che sta accadendo. Analizziamo cosa ci ha “regalato” il “grande” evento Atlus:

Il sequel di Persona 4 Arena, dal nome impronunciabile e ridicolo, che sarà sicuramente tradotto differentemente in occidente. Il gioco era stato già annunciato, ma quanto meno hanno mostrato una data e annunciato l’esclusività per ps3 (probabilmente per le vendite deludenti della versione 360 del primo Arena in Giappone).Ora sulla questione data, stiamo tutti sperando la stessa cosa, ma conoscendo la politica anti-europea di Atlus, io mi preparerei all’attesa più che al pre-ordine.

Quanto meno, sembra che il gioco avrà un roster più ampio di quello del primo e, come ho detto nella recensione di Arena, spero che questo sequel non ripeta gli errori del suo predecessore.

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Continuando, Persona Q per me è stato qualcosa di decisamente prevedibile e inaspettato allo stesso tempo. Prevedibile, perché con il milking totale di P3/P4 che sta andando avanti da due anni a questa parte, un titolo riguardante gli stessi per 3DS era inevitabile. Inaspettato, perché non mi aspettavo un design chibi così ridicolo e una premessa così patetica e riciclata.

Vedo che molta gente paragona il battle system a quello della serie di Etrian Odyssey, che non conosco. A sentirli, sembra un dungeon crawler valido e chissà, probabilmente anche qui il gameplay potrebbe risultare soddisfacente. Francamente, il mio interesse scarseggia per qualcosa di così puccioso e chibi che farà probabilmente impazzire mezzo Giappone.

Poi abbiamo P4 Dancing All Night

Mi verrebbe da dire “No comment”, ma bisogna ammettere che qualcosa del genere è una mossa quanto meno astuta. In Giappone, i dancing game spopolano con i vari Project Diva e simili.

Il fatto poi, che Rise sia una idol e un ovvio rimando alla più popolare Hatsune Miku, si sposa bene al concept di base. Quindi si, interesse uguale a zero, ma il gioco avrà un successone in Giappone.

Arriviamo infine a P5. Cosa dire? Hanno lasciato che l’hype per il suo annuncio ufficiale s’ingigantisse negli ultimi due mesi, per poi rilasciare neanche un minuto di teaser dove niente viene realmente mostrato. Applausi Atlus, applausi. Inoltre, analizziamo un attimo la generica data di rilascio: Inverno 2014. Più generici di così, si muore.

Inverno 2014 può essere interpretato come “da inizio Gennaio 2014 a fine Marzo 2014” e in caso contrario come “Dicembre 2014”. Supponendo che quest’ultimo sia il caso più probabile e che la data riguardi, come al solito, solo il rilascio in Giappone, noi Europei faremmo meglio a rimboccarci le maniche e ad attendere con molta, molta pazienza.

 

Concludendo:

L’evento Atlus non ci ha impressionato. Aspettiamo tutti di osservare più materiale su P5, ma il nostro interesse per gli altri titoli annunciati è davvero molto basso e così dovrebbe essere per il resto del fanbase.

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